7 marzo 1969: “From Genesis to Revelation” è l’album d’esordio del gruppo progressive rock inglese Genesis. Dopo aver inciso due 45 giri con Stewart alla batteria (“The Silent Sun/That’s Me” e “A Winter’s Tale/One-Eyed Hound“), nell’estate del 1968 la band entra in studio per preparare l’album, approfittando delle vacanze estive dal college. A Stewart era nel frattempo subentrato Jonathan Silver. Il disco ha un filo conduttore “biblico” che va, come il titolo suggerisce, dalla Genesi alla Rivelazione (cioè all’Apocalisse), benché in realtà riferimenti biblici diretti siano presenti soltanto in tre brani sui tredici totali. Per il resto, i testi spaziano dalla canzone d’amore a temi più introspettivi, passando per l’ambiguo ritratto di un condottiero del passato. A dare un’ulteriore impressione di unità all’album, la presenza di brevi intermezzi strumentali che, posti in dissolvenza fra un brano e l’altro, li collegano fra loro. A fronte di una disputa sul nome Genesis, utilizzato all’epoca anche da una band californiana, il produttore decise di far pubblicare il disco con la copertina che recava soltanto il titolo, senza specificare, (se non implicitamente), il nome del gruppo. Questo, unitamente alla copertina stessa, completamente nera, priva di titoli dei brani o di lista dei musicisti, fece sì che alcuni negozi riponessero l’album nelle sezioni di musica religiosa, inficiandone ulteriormente la visibilità. L’album fu, anche per quanto sopra, quasi completamente ignorato all’epoca della pubblicazione, vendendo circa 600 copie. L’anno seguente, i Genesis lasciarono la Decca e firmarono con la nascente Charisma Records di Tony Stratton-Smith. Sulla scia del successo planetario ottenuto dai Genesis nei decenni seguenti, la Decca ha ristampato quest’unico album moltissime volte nel corso degli anni, sia in formato vinile che in CD, spesso cambiandone il titolo o modificandone la scaletta con l’aggiunta dei due singoli.
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