Musica - il calendario musicale -

 





NASCE NEIL PEART

(Hamilton, 12 settembre 1952 – Santa Monica, 7 gennaio 2020 )

Oggi si ricorda il compleanno di Neil Ellwood Peart, meglio noto come Nei Peart, batterista, paroliere e scrittore canadese.
Peart è il batterista e autore dei testi del gruppo di hard rock/rock progressivo Rush.
Nel 1994, in onore del suo idolo Buddy RichPeart ha curato la realizzazione e suonato in alcune tracce dell’album “Burning for Buddy: A Tribute to the Music of Buddy Rich“, in cui diversi batteristi reinterpretano dei brani di Buddy accompagnati dalla Buddy Rich Orchestra. Così fece anche per il seguito “Burning for Buddy: A Tribute to the Music of Buddy Rich, Vol. 2“; in questi progetti ha svolto anche il ruolo di produttore discografico.
Assieme ai suoi compagni nei RushGeddy Lee e Alex LifesonPeart è stato nominato Ufficiale dell’Ordine del Canada, il 9 maggio 1996. Il trio è stato il primo gruppo rock a ricevere tale onorificenza.
L’unica figlia di Peart, Selena Peart Taylor, rimase uccisa in un incidente stradale nel 1997, e la sua compagna, Jaqueline Taylor, morì di cancro nel 1998. In seguito, il fotografo storico dei Rush, Andrew MacNaughtan, gli presentò la fotografa Carrie Nuttall, con la quale si è sposato nel 2000. Il 12 agosto 2009 la coppia ha dato alla luce la figlia Olivia Louise.
Peart è inoltre l’autore di vari libri di viaggio, alcuni dei quali auto-prodotti: The Masked Rider, che documenta un viaggio in bicicletta attraverso il Camerun, fatto alla fine del 1988, Ghost Rider: Travels on the Healing Road, che è il resoconto dei suoi viaggi in motocicletta attraverso Canada, Stati Uniti, e Messico, successivamente alla scomparsa di moglie e figlia.
Neil Peart è considerato dal pubblico, dai critici e da altri musicisti, uno dei più grandi batteristi rock di tutti i tempi. Egli è inoltre stimato come uno dei migliori esecutori di assoli di batteria in concerto. All’interno degli assoli molto intricati di Peart vi sono spesso tempi dispari, complessi arrangiamenti, (talvolta pattern totalmente separati di braccia e gambe), e grande utilizzo di percussioni etniche campionate su pad elettronici. Al di fuori dei RushNeil ha pubblicato vari DVD, tra i quali “Anatomy of a Drum Solo“, dove spiega come costruire un assolo. Le sue influenze vanno da Keith Moon dei The Who al batterista jazz Buddy Rich, passando per John Bonham dei Led Zeppelin.
Continuamente modificato, oggi il kit di Peart offre una grande varietà sonora, (per la sua grandezza, ma anche grazie alle percussioni elettroniche presenti). Negli anni novanta ha reinventato il suo stile (aggiungendo tocchi di jazz e swing) con l’aiuto del drum coach e amico Freddie Gruber. Fra i cambiamenti apportati da Gruber vi sono, ad esempio, il passaggio dalla “matched grip” alla “traditional grip”, (notare inoltre che Peart suona da sempre con la parte anteriore delle bacchette, ovvero, con le bacchette girate). Tuttavia, in seguito, Neil tornò ad utilizzare la matched, (anche se in qualche occasione lo si può ancora vedere con la traditional).
Peart, sin dalla sua entrata nel gruppo, è l’autore della grande maggioranza dei testi dei Rush. In essi abbondano i riferimenti letterari. Tra i suoi testi più commentati troviamo degli omaggi al romanzo La vita è nostra di Ayn Rand; nel brano “Anthem“, che compare sull’album “Fly by Night“, del 1975, e nella suite “2112“, del 1976, che ne è una esplicita derivazione. Nei primi anni del gruppo gli scritti di Neil si focalizzavano principalmente sulla fantascienza. Dagli anni ottanta in poi si è aperto anche ad argomenti sociali e umanitari. I suoi testi continuano tuttora a dividere pubblico ed esperti del settore: ad esempio, è stato eletto da Blender il secondo peggior paroliere di sempre. Neil Peart muore il 7 gennaio 2020 a causa di un cancro al cervello contro cui lottava da 3 anni e mezzo. La notizia è stata resa nota al mondo solo il 10 gennaio 2020 per volere della famiglia.





ESCE “WISH YOU WERE HERE

12 settembre 1975: “Wish You Were Here” è il nono album in studio del gruppo inglese Pink Floyd, pubblicato dalla Harvest/EMI in Europa (e, successivamente in Giappone) e dalla Columbia/Sony nel resto del mondo. Ispirato dal materiale raccolto durante le loro esibizioni in tutta Europa, fu registrato in numerose sessioni agli Abbey Road Studios di Londra. Probabilmente dedicato a Syd Barrett, l’album esplora i temi dell’assenza, dell’industria musicale e del declino mentale dell’ex membro della band Syd Barrett. Le sessioni iniziali furono un processo difficile e faticoso, ma il bassista Roger Waters ebbe l’idea di dividere la suite “Shine On You Crazy Diamond” in due parti, per poi unire ogni metà con tre nuove composizioni. “Shine On” è un tributo a Syd Barrett che, ironia della sorte, si presentò negli studi di registrazione il 5 giugno 1975, proprio mentre la stavano registrando. 



ESCE “FIGHTING

12 settembre 1975: “Fighting” è il quinto album della band irlandese Thin Lizzy.



ESCE “PUMP

12 settembre 1989: “Pump” è il decimo album in studio della hard rock band statunitense Aerosmith, pubblicato dalla Geffen Records.

Nessun commento:

Posta un commento